Prefazione

Il progetto nasce con importanti finalità di carattere sociale mettendo in relazione realtà che potrebbero sembrare distanti tra loro, ma al contrario le esperienze e le competenze sanitarie e musicali messe a fattor comune hanno dimostrato di avere importanti ricadute positive.


In questo senso, il progetto di collaborazione tra la U.O.C. di Pediatria e l’Istituto Musicale Sammarinese nasce dall’obiettivo comune di sostenere la crescita del bambino e la relazione con il genitore fin dalle epoche precoci. In quest’ambito il progetto prevede, altresì, il coinvolgimento dell’ U.O.C. Ostetricia e Ginecologia.

Un percorso musicale ben strutturato può rappresentare un filo di congiunzione per le mamme e i bambini che colleghi il prima e dopo nascita e in seguito accompagni la relazione genitori-figli nei primi anni di vita.
L’esperienza e la relazione musicale tra madre e figlio iniziano anche prima della nascita: come ampiamente dimostrato dalle evidenze scientifiche, il feto è sensibile alle percezioni sonore e in grado di riconoscere e discriminare la voce della mamma.

Durante l’esperienza musicale la futura mamma canta per il proprio bambino, fa risuonare la propria voce nel corpo, respira liberando endorfine.

Alla nascita, il bambino oltre a discriminare la voce della mamma e la sua prosodia, riconosce le melodie ascoltate durante la gravidanza, utilizzando l’esperienza musicale precoce come contributo positivo al suo neurosviluppo.
Molteplici sono i benefici che i bambini da zero a tre anni possono ricevere grazie all’esperienza musicale condotta in relazione con la mamma o i genitori.

La musica facilita l’ascolto e l’attenzione, migliora la memorizzazione, stimola l’apprendimento linguistico, facilita la coordinazione motoria, sostiene le capacità comunicative ed espressive, funge da regolatore emotivo, sviluppa la creatività e l’immaginazione, facilita le relazioni tra pari e tanto altro.
L’esperienza musicale è inoltre un percorso fortemente inclusivo, grazie all’utilizzo e alla valorizzazione di canali non verbali e piani affettivi ed emozionali.

La validità dei concetti appena espressi è certificata dalle recenti evidenze scientifiche ed in tal senso il progetto si può fregiare dell’interesse e della condivisione della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) il cui Presidente, Dr. Giuseppe Di Mauro, che ringraziamo, ha redatto apposita prefazione contenuta nel prossimo capitolo.

Prefazione SIPPS

Prefazione SIPPS

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha una lunga storia. Nasce come Fondazione di Nipiologia, quasi cento anni fa. Come Società scientifica indipendente ha una storia un po’ più breve, circa 60 anni. Nel panorama scientifico nazionale ci siamo da sempre distinti nella branca da cui prende il nome: prevenzione in pediatria e, più in generale, nell’età evolutiva.

Da tempo operiamo anche nella società civile e di conseguenza con le tipologie, le modalità, le particolarità che vengono richieste da un moderno approccio alle condizioni cliniche e sociali dell’infanzia. Più in particolare, la SIPPS ha come mission quella di approfondire le specifiche tematiche sanitarie che universalmente vengono riconosciute quali fabbisogni primari dei bambini e delle famiglie del 21° secolo.

È quindi con particolare piacere che come Presidente della SIPPS scrivo la Prefazione a questa bellissima iniziativa denominata “Noi … in Crescendo”. La bellezza di questo progetto si riassume nell’immagine di un genitore, del proprio bambino e di un pediatra che si incontrano per … iniziare un percorso ... insieme per sostenere la crescita del bambino e la relazione di quest’ultimo con il genitore fin dai primissimi giorni di vita.

È un progetto che è perfettamente in linea con le più recenti evidenze scientifiche sulla Nurturing Care, le cure che nutrono, quindi tutto quello che riguarda la promozione della genitorialità responsiva e dello sviluppo precoce del soggetto in età evolutiva, fin dal percorso nascita.

Oggi sappiamo che “i primi 1000 giorni” (ma anche fino ai 3 anni di vita) sono i più critici per lo sviluppo di quello che sarà l’adulto di domani. In questo periodo il cervello del bambino cresce più che in ogni altro periodo della vita; anzi, possiamo dire che in questo periodo il cervello di un bambino si plasma. Per uno sviluppo sano il bambino ha bisogno di un ambiente sicuro, protettivo e ricco di amore, ha bisogno di ricevere dalla famiglia stimoli adeguati. I primi 1000 giorni sono una opportunità unica affinché il bambino abbia ciò che è necessario per costruire la salute ed il benessere anche da adulto.

Nel caso specifico di questo progetto, sappiamo che fin dalle primissime epoche della vita il feto è già in grado di riconoscere e discriminare la voce della mamma ed è in grado di sentire. L’ascolto della musica si inserisce in quelle attività con effetti benefici, noti da tempo e dimostrati, sullo sviluppo psicofisico del bambino sia a breve che a lungo termine.

Leggiamo, nella premessa del Progetto, che la musica facilita l’ascolto e l’attenzione, migliora la memorizzazione, stimola l’apprendimento linguistico, facilita la coordinazione motoria, sostiene le capacità comunicative ed espressive, funge da regolatore emotivo, sviluppa la creatività e l’immaginazione, facilita le relazioni tra pari.

La SIPPS condivide questi concetti: siamo sicuri che, con le esperienze musicali ed il supporto della sua famiglia, il bambino possa implementare le competenze cognitive e sociali con grandi ricadute anche sui percorsi scolastici.

La SIPPS è orgogliosa quindi di essere stata coinvolta in questo Progetto che, ripetiamo, rientra in pieno nella mission della Società: una pediatria di prevenzione, predittiva, personalizzata, partecipata, proattiva. Una Pediatria delle 5P.

Dr. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS